Sono inciampata da poco in un articolo scritto da una collega di Torino, la dott.ssa Marzia Cikada, che mi ha incuriosita molto e che condivido qui con voi.
Devo dire che mi ci sono ritrovata molto e credo che anche i miei pazienti potrebbero confermarlo.
 
Come terapeuta cerco di accogliere sempre le persone con un sorriso, non è una cosa che mi sforzo di fare, mi viene naturale. Perché mi fa bene vedere il sorriso sui volti degli altri e credo pertanto che possa far bene alle persone essere accolte nello stesso modo.
 
Succede anche di sorridere e di ridere con i pazienti e non mi sono mai chiesta se fosse opportuno o meno farlo. Forse perché quando studiavo alla scuola di specializzazione mi hanno insegnato che l’ironia e una battuta, fatti nei giusti modi e con chi ovviamente riteniamo in grado di stare su questo piano, possono essere terapeutici allo stesso identico modo di altri strumenti.
 
Quindi concordo con la collega. Non ci avevo mai riflettuto su come ha fatto lei, con questa profondità, ma sono certa che sia importante anche concedersi di ridere all’interno di una relazione terapeutica, senza che questo voglia dire non essere professionali o men che meno seri.
Grazie Marzia!

ridere in terapia

 
Dott.ssa Erika Fissore
Psicologo-Psicoterapeuta
via Rambaudi 27
12042 Bra (CN)