In questi giorni sto leggendo un libro consigliatomi da una collega, di I. Yalome, anche lui psicoterapeuta.
Ad un certo punto Yalome afferma che ognuno di noi dovrebbe imparare a occuparsi della morte quotidianamente, un poco ogni giorno.
Ho pensato che è proprio così. Dovremmo imparare a occuparci della morte tutti i giorni; invece, tendenzialmente, è proprio ciò che rifuggiamo.
 
Non vi racconterò il mio rapporto con la morte, non oggi. Però, vi dico questo: mi ci confronto ogni volta che faccio una camminata in un luogo bello e, spesso, quando ho il Monviso di fronte. Avendolo di fronte tutti i giorni, scelgo di non parlare con il Monviso solo della morte, che poi potrebbe mandarmi a stendere, ma spesso finiamo lì. Mica a caso.
 
Ecco.
Io ho la sensazione che questo ultimo anno e mezzo sia stata un’occasione enorme per lavorare interiormente sulla morte. L’ho sentito da subito. Lo scrivo solo ora. Solo che, invece di confrontarci con quella che è La Paura, abbiamo optato per evitarla. Evitarla, fino a smettere in qualche modo di vivere.
 
Dott.ssa Erika Fissore
Psicologo-Psicoterapeuta
via Rambaudi 27
12042 Bra (CN)