Mi è capitato recentemente di ricevere delle richieste di sedute presso il mio studio a Bra di EMDR da parte di pazienti nuovi, che mi contattavano avendo apparentemente molto chiaro il fatto di voler utilizzare su se stessi questa tecnica.
Credo sia importantissimo ribadire alcuni elementi fondamentali che riguardano questo strumento, tanto potenzialmente efficace quanto delicato, che sicuramente va applicato con molta professionalità.
Salvo casi che purtroppo sono eccezionali, in cui le persone accedono alla stanza di terapia a pochissimo tempo di distanza da un evento traumatico (meno di un mese per essere chiari) che in qualche modo ha a che fare con la morte di qualcuno o con la paura di morire, in tutti gli altri casi l’EMDR non si utilizza mai in prima seduta, nemmeno in seconda o terza.
E’ infatti necessario svolgere prima una fase importantissima di conoscenza della storia del paziente, degli eventi traumatici da lui vissuti, dei meccanismi di difesa messi in atto dalla mente del paziente stesso, delle sue risorse. Senza questa fase, che richiede appunto qualche seduta, è impossibile procedere. Queste sedute rappresentano la fase iniziale imprescindibile per poi procedere con l’applicazione della tecnica stessa.
Inoltre la valutazione della possibilità o meno di utilizzare l’EMDR con un paziente è sicuramente responsabilità del terapeuta, più che del paziente.
L’EMDR è un possibile strumento all’interno di un percorso di psicoterapia, raramente è però l’unico strumento utilizzato.
La tecnica, come sempre, non deve diventare la protagonista. Perchè anche un’ottima tecnica, senza una buona alleanza terapeutica, rischia di essere spogliata di tutte le sue potenzialità.
Quindi affidatevi ai vostri terapeuti. Loro sapranno sicuramente valutare il modo migliore per procedere nell’interesse dei loro pazienti.
Dott.ssa Erika Fissore
Psicologo-Psicoterapeuta
via Rambaudi 27
12042 Bra (CN)