In questi giorni mi è capitato di parlare con una persona che ultimamente soffre di disturbi del sonno. Sostanzialmente si sveglia alle tre di notte circa e non riesce più a riaddormentarsi.
 
Mi ha raccontato di essersi irritato molto per quello che ha da subito considerato un problema. Nelle ore di veglia durante la notte pensava continuamente al fatto che stesse perdendo ore di sonno e che questo avrebbe potuto essere invalidante il giorno successivo.
 
Da qualche giorno mi ha riferito di aver modificato il suo atteggiamento. Si è detto che quel tempo di notte avrebbe potuto essere considerato un’occasione… un’occasione per leggere e per scrivere, tempo per fare qualcosa per cui il tempo manca sempre.

 
Gli psicologi chiamano questo atteggiamento ridefinizione in positivo.
Mi è venuto da pensare che sarebbe bello riuscissimo a farlo più spesso, da soli o con l’aiuto di qualcuno che sia. Ridefinire in positivo è infatti un’ottima strategia di sopravvivenza, che è possibile allenare.
 
L’aneddoto raccontato è chiaramente solo un esempio, riduttivo in quanto tale.
Ma intanto, poi, lui si riaddormenta.

 

Dott.ssa Erika Fissore

Psicologo-Psicoterapeuta

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