Spesso le persone mi chiedono come faccio a sopravvivere al mio lavoro, se “mi porto a casa” le storie dei miei pazienti.
 
Io rispondo sempre di no. Che ho la fortuna di riuscire a chiudere la porta dello studio e lasciare tutto lì dentro (non proprio sempre a onor del vero, ma quasi sempre).
Poi rifletto su come faccio e mi viene in mente che questo è il risultato di un’ottima formazione, lunga, approfondita, faticosa. Durata 10 anni in tutto.
 
Avere una formazione in una relazione di aiuto di questo tipo è garanzia per i pazienti, ma anche per se stessi. Perché proteggere se stessi è indispensabile per lavorare bene con gli altri.
 
Ogni tanto mi sento un poco egoista quando rispondo a questa domanda. In realtà dovessi consigliare un terapeuta a una cara amica probabilmente questa sarebbe una delle caratteristiche principali per identificarlo. Che abbia un equilibrio tale da non portarsi a casa le storie dei pazienti. Che non si addormenti con loro.
Ma che abbia il piacere di ritrovarli una volta aperta la porta dello studio.

 
Dott.ssa Erika Fissore
Psicologo-Psicoterapeuta
via Rambaudi 27
12042 Bra (CN)